Profughi bloccano litoranea: “Da Giugno senza stipendio”

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Il blocco stradale sulla Litoranea salentina, durato circa un’ora, ad opera di una ventina di ospiti del vicino hotel Bel Sit, la cui gestione è affidata alla Salam.

In contemporanea, la protesta sotto la Prefettura di una quarantina di persone di cui si occupa la Cometa di Palagiano. Scoppia, con due distinte manifestazioni – confluite poi a Palazzo del Governo – la rivolta degli immigrati. Tratto comune della protesta è la mancata erogazione del cosiddetto pocket money, cioè i soldi che i migranti hanno, o dovrebbero avere, a disposizione oltre a vitto ed alloggio. Una protesta che non si può non definire clamorosa, quella messa in atto dai due gruppi di immigrati, in buona parte giovanissimi. Sulla Litoranea è intervenuta la Polizia.

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“In Prefettura vedremo cosa il Ministero dell’Interno potrà garantire loro” dichiara Simona Fernandez dell’associazione Salam. “Loro vogliono il pocket money, ma noi oggi non possiamo più anticipare queste somme. Gli ultimi soldi arrivati dal ministero risalgono a dicembre 2015. Noi siamo riusciti ad anticipare il denaro sino a giugno di quest’anno. Ora ci è impossibile; riteniamo sia più importante ed urgente garantire un tetto ed i pasti per tutti, come stiamo facendo”.

Continua Fernandez: “Abbiamo anche provato a spiegare loro che il momento è difficile. Per tutti. L’emergenza per il terremoto ad esempio richiede ovviamente fondi da parte del Ministero dell’Interno, come è giusto che sia, e questo drena risorse”. Salam.