MILANO: CONDOMINI SI VEDONO ARRIVARE 20 AFRICANI, LI MANDA IL PREFETTO

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Rabbia e paura tra i condomini di via Liberazione 23, a Peschiera Borromeo, che hanno scoperto che, improvvisamente, e senza avviso, un appartamento delle due mini palazzine che formano il piccolo complesso residenziale ospiterà almeno 20 richiedenti asilo: 20 giovani fancazzisti africani.

A comunicarlo, lo stesso sindaco, Caterina Molinari, che in Consiglio comunal-e ha spiegato come il Prefetto le abbia confermato l’arrivo di un «non meglio definito gruppo di profughi, che dovrebbero occupare un appartamento di poco meno di 200 metri quadrati».

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La notizia ha spinto i residenti, che nelle scorse settimane avevano visto avviare lavori di ristrutturazione e arredo nell’appartamento all’ultimo piano di una delle palazzine, a dar vita ad un presidio di protesta, domenica mattina, al quale hanno partecipato un centinaio di persone.

Il presidio ha dato vita ad un simbolico blocco della strada serve a «mostrare tutta la nostra preoccupazione — dice Angela Criscuolo — per quello che non è un problema di accoglienza, ma di gestione. Qua viviamo in 20, come è pensabile raddoppiare le presenze da un giorno all’altro? E con chi?».

A dar manforte ai timori dei condomini è lo stesso sindaco che non nasconde di considerare la sistemazione ipotizzata «quanto meno poco sensata. Tanto più — dice — che non sappiamo nulla del progetto che prevede di ospitare 20 persone in un appartamento di poco meno di 200 metri quadrati. Ho chiesto di poter aver informazioni dalla onlu$ che ha presentato il progetto (la famigerata Liberi Tutti di Torino, già invischiata in operazioni simili) ma ad oggi non ho avuto alcuna risposta. Lunedì abbiamo in programma un incontro con il Prefetto, e speriamo di avere risposte». Anche perché, continua il sindaco, «siamo disposti a cercare insieme soluzioni, ma quella che si prospetta non lo è», tanto più che ad oggi non si sa nulla dei 20 profughi che dovrebbero arrivare. «E non dimentichiamo — dicono Riccardo De Corato e Franco Lucente — che con questi il numero di rifugiati nella frazione di Zelo, a Peschiera, arriverebbe a 60. Noi diciamo no, e offriamo la nostra totale disponibilità a sostenere la protesta dei residenti».