Mogherini su Cristiani perseguitati: “Faremo pressioni”

Vox
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L’alto rappresentante Ue Federica Mogherini riconosce che reati come la blasfemia “possono avere un grave effetto inibitorio sulla libertà di espressione e sulla libertà di religione o di credo”. In particolare, nei rapporti con l’Algeria, patria di Slimane Bouhafs, cristiano condannato a tre anni per un post su Facebook ritenuto offensivo verso Maometto, l’Ue “ha espresso la sua posizione in merito agli effetti perniciosi di tali normative e incoraggiato le autorità algerine a intraprendere un percorso di riforma”.

A rivelarlo è la stessa Mogherini nella risposta a un’interrogazione dell’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Nord Lorenzo Fontana, che chiedeva – in relazione al caso di Bouhafs – di sollecitare “le autorità algerine al rispetto dei diritti umani e civili, come previsto dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici dell’Onu” e di “attuare iniziative nel lungo periodo volte a porre fine a tutte le persecuzioni di Cristiani che continuamente si verificano in paesi per lo più a maggioranza musulmana”.

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“Non basta una generica ‘moral suasion’ nei confronti di alcuni dei Paesi che regolarmente violano i diritti umani e le libertà fondamentali. Vorremmo sentire – commenta Fontana – parole di aperta denuncia di un Islam che minaccia le minoranze cristiane nel mondo, vorremmo un’Ue apertamente schierata a difesa dei cristiani perseguitati. E invece c’è un costante e grave timore a puntare il dito contro la prepotenza islamica e l’odio che ne scaturisce. Casi come quello di Bouhafs, di Asia Bibi e dei 150milioni di cristiani perseguitati nel mondo sono un appello all’azione, costantemente disatteso da un’Europa pavida e timorosa di rivelare le proprie radici, che sono cristiane”.

Bizzarra risposta di Mogherini. Mentre mettiamo algerini (islamici) negli hotel della Sardegna, abbandoniamo al suo destino uno dei pochissimi cristiani, che sono non solo una minoranza religiosa, ma anche etnica, i resti delle popolazioni bianche di epoca romana, il che annuncia la fine che faremo noi, se non blocchiamo l’invasione.

Una precisazione: le nostre radici non sono cristiane, sono almeno di un migliaio di anni più antiche.