Anziani e disabili abbandonati dal governo: razioni alimentari minime

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Razioni di cibo minime, schiaffi, minacce, bestemmie, strattoni. Erano queste, come dimostrano le intercettazioni audio e le riprese video agli atti dell’inchiesta, le condizioni quotidiane di vita per una trentina di anziani e sofferenti psichici ospiti in una casa di cura ad Acerno (Salerno). Non avevano spesso neanche il permesso di comunicare con i propri parenti e non potevano usufruire liberamente dei servizi igienici.

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Sotto inchiesta sono finiti il 28enne direttore della struttura Hotel Stella della società Villa Igea srl – comunità per persone non autosufficienti, anziani e minorati psichici – e gli operatori, in tutto 18 persone, nei confronti dei quali i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza interdittiva: per gli indagati è scattato il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale di gestore di comunità per persone non autosufficienti e la professione di operatore socio – sanitario, per un anno.

Al di là di questa vicenda che vede anche reati, la situazione è disastrosa in generale. Se ogni anziano e disabile avesse una dote di 35€ al giorno per il suo mantenimento, potrebbe finire in strutture degne. Ma non sbarcano dalle navi della Marina, sono Italiani.