Il commissario Ue per l’Unione della sicurezza, Julian King, ha avvertito che una caduta della roccaforte Isis a Mosul potrebbe innescare un ritorno in Europa di quelli che i media di distrazione di massa definiscono con una certa involontaria ironia “foreign fighter”, e che sono, in realtà, figli e nipoti di immigrati nati in Europa, le tanto decantate ‘seconde generazioni’: si tratta di una “minaccia molto seria” ha detto King in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt.

Alla domanda se sia allarmato per l’offensiva, il commissario ha risposto che “la riconquista della roccaforte nord-irachena Isis Mosul puo’ portare al ritorno in Europa di violenti combattenti Isis.

E’ una minaccia molto seria contro cui dobbiamo essere preparati”. Nel ricordare che “al momento ci sono ancora circa 2.500 combattenti Isis provenienti da paesi Ue” in zone di guerra, King ha sostenuto che casi passati come l’Afghanistan dimostrano che “solo alcuni combattenti alla fine tornano” in patria. In ‘patria’? Le nostre sono ‘patrie’ dei figli di immigrati.