Ora Bergoglio si inventa i “migranti climatici”: ormai è delirio inarrestabile

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Quando non credi più nel tuo dio, devi inventartene un altro. Così, come molti cristiani passati alla New Age, anche Bergoglio passa dal Cristianesimo ad una nuova religione: il Global Warming.

Per Bergoglio, i mutamenti climatici sono un fattore decisivo dell’aumento del numero dei profughi e migranti. Bizzarro, visto che gli unici luoghi colpiti sono piccole isole sperdute e disabitate e non per l’inesistente GW:

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Ma il cosiddetto Papa Francesco ha voluto ricordarlo nel messaggio indirizzato alla Fao in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. «Come dimenticare – si è chiesto – che a rendere inarrestabile la mobilità umana concorre anche il clima? I dati più recenti ci dicono che i migranti climatici sono sempre più numerosi e vanno a ingrossare le fila di quella carovana degli ultimi, degli esclusi, di coloro a cui è negato anche di avere un ruolo nella grande famiglia umana. Un ruolo che non può essere concesso da uno Stato o da uno status, ma che appartiene a ogni essere umano in quanto persona, con la sua dignità e i suoi diritti».

E’ un fanatico. E nemmeno dei più intelligenti visto che snocciola dati inesistenti: quali dati indicherebbero la presenza di migranti climatici? Anche solo uno? Da dove?

Poi esce la sua natura di marchettaro: «Siamo ormai prossimi alla nuova tappa che a Marrakech chiamerà gli Stati Parte della Convenzione sui cambiamenti climatici a dare attuazione a quegli impegni (100 miliardi di dollari all’anno all’ONU). Penso di interpretare il desiderio di tanti nell’auspicare che gli obiettivi delineati dall’Accordo di Parigi non rimangano belle parole, ma si trasformino in decisioni coraggiose capaci di fare della solidarietà non soltanto una virtù, ma anche un modello operativo in economia, e della fraternità non più un’aspirazione, ma un criterio della governance interna e internazionale».