L’accoglienza dei migranti affidata al frate indagato per la maxitruffa da 50 milioni
Il prefetto di Milano ci ricasca. Ha un debole per le coop di Mafia Capitale e gli indagati. La caserma Montello, vergognosamente scelta per ospitare giovani fancazzisti africani, nonostante le proteste, presidi e raccolte firme.
Una scelta presa da Governo, Comune di Milano e Prefettura dopo che il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è riuscito almeno, ad impedire l’uso dell’ex campo base di Expo 2015. Dove ne avrebbero inviati migliaia.
Beppe Sala: «Non possiamo continuare a dire no a tutto. Il problema c’è, i migranti stazionano davanti alla stazione Centrale, io continuo a difendere la via della Montello, che è una soluzione transitoria e dignitosa». Il suo boss li scarica sulle coste, poi ‘non possiamo dire no’.
Almeno 729 mila euro più Iva la cifra destinata per l’accoglienza di 300 giovani maschi africani.
A vincere il bando – riservato – è stata la famigerata fondazione fratelli di San Francesco che negli anni 2015 e 2014 ha già incassato tre milioni di euro con l’assistenza a quasi 90 mila richiedenti asilo. Un gruppo di collaborazionisti che dà lavoro a duecento volontari a pagamento e ha 7 centri nel Milanese. Un vero e proprio conglomerato, altro che ‘San Francesco’.
A capo della fondazione c’è lui, frate Clemente Moriggi, che un anno fa è sceso alle cronache giudiziarie per una storia di speculazioni finanziarie: accusato di concorso in appropriazione indebita insieme all’economo della curia generalizia dei frati minori, Giancarlo Lati, del suo omologo nella Provincia Lombarda, Renato Beretta. Una banda di ladri: con begli agganci in Prefettura.
La somma sottratta? Almeno 50 milioni di euro raccolti grazie ai lasciti, testamenti e donazioni per le opere religiose e finiti in progetti di resort di lusso sparsi tra l’Africa e il Medio Oriente.
I milioni provenivano dalle casse della Provincia lombarda dei Frati minori francescani (per 23,5 milioni), della Conferenza dei ministri provinciali (3 milioni), e della Casa generalizia dell’Ordine disciplinato dalla regola del 1223 di papa Onorio III, presente in 110 Paesi, e organizzato in 99 Province, 8 Custodie autonome, 14 Custodie indipendenti e 20 Fondazioni, con al proprio vertice il soggetto giuridico autonomo Casa generalizia (detta anche Curia generale).
L’obiettivo delle speculazioni era ricavare il 13,5 per cento di interessi. La maxi-speculazione ha come mente Leonida Rossi, nato in Italia, residente in Kenya e svizzero per come De Benedetti.
Ecco cosa è l’accoglienza dei finti profughi: un losco business. E lo Stato è la Mafia.