ANZIANA NON HA CIBO, PREFETTO INVIA ALTRI 123 AFRICANI IN HOTEL – VIDEO

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DALLA TV LOCALE ABRUZZESE RETE8:

Si parla di crisi, e la crisi non risparmia nessuno: c’è chi perde il lavoro ed è troppo “vecchio” per cercarne un altro ma troppo giovane per la pensione; poi ci sono i pensionati, con il minimo per vivere dignitosamente. C’è chi si ritrova solo dopo una separazione con le immaginabili conseguenze economiche e chi, a causa di eventi sfortunati, perde tutto, anni di lavoro, aziende intere, insomma storie di ordinaria (purtroppo) quotidianità.

È accaduto ancora, a Pescara: italiana, insospettabile, decorosa nell’abbigliamento e nelle parole. È una signora di mezza età che lungo viale Bovio, a due passi dalla sede istituzionale della Regione Abruzzo, quasi sussurrandoti, come per pudore, cerca di raccontarti la sua storia:

Mi vergogno tanto ma… Ma non ho nemmeno i soldi per mangiare, per fare la spesa. Ho bisogno di un lavoro, ho problemi di salute e male ai piedi. Sono sola e disperata.

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C’è chi, tra i passanti si ferma, chi nonostante la fretta di una mattinata di lavoro la accompagna al supermercato e chi, per questioni di tempo, magari le lascia 5 o 10 euro, visto che la crisi morde per tutti. Ma c’è anche tanta indifferenza. Gente che nemmeno si avvicina per capire almeno di cosa quella signora avesse bisogno. L’indifferenza degli altri umilia ancora di più questi “coinquilini” di Pianeta, esseri umani anch’essi, solo più sfortunati. A volte basta una parola di conforto per restituire dignità a queste persone. Sempre più corregiornali si trovano in condizioni di disagio e solitudine e in molti, per pudore o per vergogna, preferiscono mendicare in strada piuttosto che rendere nota la loro situazione di indigenza a familiari o enti che si occupano di assistenza e aiuto ai più bisognosi. Solo qualche mese fa, un altro signore, italiano, ben vestito, lo si vedeva nei pressi della centralissima viale regina Margherita, a due passi da piazza della Rinascita, il salotto “buono” della città di Pescara, elemosinare qualche spicciolo dai suoi concittadini. E in questi momenti che ti rendi conto di quanto la povertà sia accanto a noi e di quanto noi non la vediamo o non vogliamo vederla. Poi magari pensi che al posto di quel signore o di quella signora, avrebbe potuto esserci tua madre o tuo padre, tuo nonno o tua nonna. Lì ti soffermi per un attimo a pensare, poi la vita di tutti i giorni prende il sopravvento e tutto torna nella “routine “.

POI, LEGGI SULLO STESSO SITO DELLA TV LOCALE:

Circa 3840 migranti in tutta la regione distribuiti in maniera più o meno equa tra tutte e quattro le province abruzzesi questa è la presenza dei migranti in Abruzzo secondo i dati della Prefettura aggiornati ad oggi. Un numero destinato a crescere perché l’emergenza degli sbarchi dei migranti continua. Anche nel territorio abruzzese che fa la sua parte al pari del resto d’Italia. A spiegarlo è il vicario della prefettura dell’Aquila Giuseppe Guetta, che coordina la gestione dei migranti di tutte le altre Prefetture abruzzesi. Guetta specifica che fino ad oggi gli arrivi sono stati costanti complice il tempo tutto sommato buono che ha permesso a gommoni e barche di salpare. Ma la situazione è in divenire e si attende dal prossimo tavolo Stato Regioni che dovrebbe essere convocato a giorni, muove disposizioni anche sulla gestione delle strutture che ospitano i migranti

E allora non puoi esimerti dal mandare dove non si dice il vicario del Prefetto, il Prefetto, e tutto il Governo.