REGGIO: PROFUGHI MOLESTANO DONNE E RAGAZZINE, QUARTIERE IN RIVOLTA

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Protesta spontanea, nel quartiere di Archi Cep, periferia nord di Reggio Calabria, dove quasi un centinaio di residenti protesta per la presenza di un centro di prima accoglienza per presunti minori non accompagnati, allestito nella sede di un ex facoltà dell’Università.

I continui furti, le molestie a donne e ragazze, stanno rendendo la situazione sempre meno tollerata. Vi sono ospitati oltre 300 fancazzisti provenienti dall’Afrina Nera.

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Alla base della protesta, secondo quanto riferito dai manifestanti, aggressioni sessuali nei confronti di donne nel percorso dalla fermata del bus fino a casa o in strada mentre percorrono in auto le vie del quartiere. Ma anche la mancanza di regole nel Centro, che consente l’uscita a qualsiasi ora dei fancazzisti ospitati che sono liberi di girovagare per il quartiere e importunare le ragazzine.

Sul posto sono intervenuti il prefetto Michele Di Bari ed il consigliere comunale Antonino Castorina che hanno assunto l’impegno – che non possono mantenere – di cercare di limitare gli effetti della presenza dei migranti attraverso nuove regole e maggiori controlli. Mentono e lo sanno. C’è un solo modo di ‘limitare gli effetti’: chiuderlo. E ci sono modi anche spicci di farlo.