Sorpresa: i ghiacci artici non si sciolgono

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Le catastrofiche previsioni che la calotta polare dell’Artico sarebbe scomparsa entro settembre di quest’anno si sono dimostrate infondate. Non solo, le ultime immagini satellitari mostrano che c’è più più ghiaccio ora che nel 2012.

Gli scienziati, come il Prof Peter Wadhams, dell’Università di Cambridge, e il Prof Wieslaw Maslowski, della Naval Postgraduate School di Moderey, California, avevano previsto e regolarmente pubblicato per anni a partire dal 2007, la scomparsa del ghiaccio artico entro il 2016.

Prof Wadhams, uno dei maggiori ‘esperti’ allarmisti sul sedicenti Global Warming – una delle bufale scientifiche più riuscite -, ha recentemente pubblicato un libro dal titolo A Farewell To Ice, in cui ripeteva l’affermazione che la regione polare sarebbe stata libera dal ghiaccio a metà di questo decennio.

Ancoraquest’estate, gli ‘esperti’ prevedevano un settembre libero dai ghiacci.

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Tuttavia, quando i dati sono stati diffusi – come ogni anno per il minimo annuale il 10 settembre – hanno mostrato una superficie di oltre 4 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino: ovvero il 21 per cento in più rispetto al punto più basso nel 2012.

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Per il mese di settembre nel suo complesso, in media, è stato registrato il 31 per cento in più di ghiaccio rispetto al 2012, secondo i dati pubblicati questa settimana dalNational Snow and Ice Data Centre (NSIDC) . Ciò equivale a un extra di 1,09 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino in più.

Anche se una rapida occhiata ai dati satellitari NSIDC che risalgono al 1981 mostra una tendenza al ribasso innegabile della presenza ghiaccio marino negli ultimi 35 anni, questa è dovuta all’attività solare, e non a quella umana, come paventato dai media di distrazione di massa con un antropocentrismo che mima quello passato anche se ‘al negativo’.