PAKISTAN – I membri di una famiglia cristiana sono stati legati e picchiati da un gruppo di musulmani che hanno preso d’assalto la loro casa cercando di costringere la famiglia a convertirsi all’Islam. Ma quando la famiglia ha rifiutato di rinunciare alla propria fede, la loro figlia più giovane è stata violentata e poi rapita. Non è più tornata a casa.
La famiglia viveva in una piccola casa fatta di fango ed era costantemente sotto pressione da parte dei musulmani locali perché si convertisse all’Islam: era l’unica famiglia del quartiere che non avevano abbracciato l’Islam. In Pakistan i Cristiani sono lo 0,5% della popolazione.
La notte del 15 settembre, un gruppo di sei uomini musulmani e una donna hanno preso d’assalto la casa con pistole, bastoni e aste metalliche e hanno picchiato tutti i membri della famiglia cristiana.
Il gruppo di intrusi sperava che il dolore e la sofferenza avrebbe fatto loro riconsiderare i loro rifiuti di convertirsi all’Islam. Nonostante il dolore, la famiglia ancora una volta si rifiutò di rinnegare Cristo e convertirsi all’islam.
Dopo che la famiglia ha rifiutato di convertirsi per l’ennesima volta, i musulmani si sono infuriati e hanno legato e bendato tutti, tranne due membri della famiglia.
La figlia di 17 anni, Jameela, e il figlio di 20 anni, Arif, sono stati portati via. Arif è poi riuscito a fuggire e ha raccontato delle torture subite. E dello stupro di gruppo della sorellina, al quale è stato costretto ad assistere.
Pakistan: Christian girl kidnapped, raped because family refused to convert to Islam