La reggia del sultano Erdogan ha 50 stanze in meno di quella di Mattarella

Vox
Condividi!

Gara tra mantenuti dal popolo. Ma, almeno, Erdogan lo hanno eletto. Mattarella, invece, ce lo ha imposto un parlamento abusivo di peripatetiche.

Vox

Dalla grandezza stimata in 30 volte la Casa Bianca, accomodato su un’area di oltre 200 mila mq, il palazzo di Recep Tayyip Erdogan si presenta come un trionfo di sfarzo e hi-tech. In una rarissima occasione, a margine dell’incontro tra il presidente turco e il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, l’ANSA ha potuto aggirarsi tra le ‘segrete stanze’ dove ogni giorno si decidono i destini della Turchia. Perché il contestatissimo ‘Palazzo Bianco’ – in turco ‘Ak’, come le iniziali partito di Erdogan – è il vero centro di comando del Paese.
Delle ormai leggendarie 1.150 stanze che lo compongono, molte si presentano come spazi di lavoro. La struttura ha una forma a U, con i due lati paralleli che ospitano gli uffici, mentre la parte centrale è dedicata alle esigenze personali di Erdogan.
Che, in realtà, non lo chiama palazzo ma ‘kulliye’, termine ottomano per indicare un complesso sorto attorno a un luogo di preghiera islamico. E una moschea, ovviamente, non manca.

Nulla in confronto alla ancora più lussuosa residenza del nostro Mattarella, che ha 50 stanze in più. Il palazzo è composto dal corpo centrale, che si sviluppa attorno al maestoso cortile d’onore, con le più belle sale del complesso che fungono da ambienti di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, mentre gli uffici e gli appartamenti del capo dello Stato sono ospitati negli edifici al fondo della cosiddetta Manica Lunga, sul lato lungo via del Quirinale, all’inizio della quale si trovano gli sfarzosi appartamenti imperiali, che vennero appositamente sistemati, decorati e ammobiliati per due visite del Kaiser Guglielmo II (nel 1888 e nel 1893) e che oggi ospitano i monarchi o i capi di Stato stranieri in visita al Presidente della Repubblica. Il palazzo, nella sua totalità, ha 1.200 stanze.