PROFUGHI CIRCONDANO MENSA: “Alcol nel Tiramisù”

Vox
Condividi!

Ci risiamo. Un gruppo di giovani fancazzisti islamici ospitati a spese dei contribuenti a Novara ha inscenato una protesta davanti alla mensa di via Camoletti, dove ogni giorno vengono serviti i pasti a circa 200 finti profughi. E’ successo ieri sera, all’ora di cena.

Alla base della protesta, la distribuzione e la qualità dei pasti: hanno lamentato la presenza di carne di maiale e di alcool nel tiramisù nei pasti serviti a pranzo.

Sul posto è intervenuta la polizia, poi a supporto anche i carabinieri e la municipale.

Vox

Ad agosto, un gruppo di richiedenti asilo aveva già protestato davanti al self service “Le Grandi Volte”. Anche il quel caso, alla base di tutto un problema legato ai pasti.

E non si sono fatte attendere le reazioni politiche. Matteo Marnati, capogruppo della Lega in consiglio comunale: «da che mondo è mondo, un ospite rispetta le regole dell’ospitante. I novaresi non sono i camerieri di nessuno, soprattutto quando a pagare il conto sono loro. Non è nostra intenzione trattenerli. I clandestini, che non dovrebbero nemmeno stare sul territorio novarese, sono liberi di andare altrove. Non ne sentiremo la mancanza. Rimaniamo in attesa che il peggior Ministro degli interni dal dopoguerra ad oggi si decida a bloccare gli sbarchi e a creare centri di identificazione direttamente in Africa. Vanno accolti solo i veri profughi che scappano dalla guerra».

E’ intervenuto anche Michele Frisia, il segretario provinciale del Sap (sindacato autonomo di polizia): «Sono preoccupato per i disordini, nati per questioni legate al cibo somministrato ai migranti. Non posso e non voglio entrare nel merito di queste lamentele, ma un fatto è certo: non si può andare avanti così. È stato folle creare queste concentrazioni di persone, senza lavoro né occupazione giornaliera, senza un apparente futuro, in luoghi in cui le forze dell’ordine già faticano a svolgere le quotidiane mansioni, senza pensare alle inevitabili conseguenze. Se oggi (almeno fino ad ora) non ci sono stati incidenti è stato solo grazie alla professionalità e alle doti umane dei poliziotti intervenuti, che nonostante la cronica mancanza di strumenti, danno sempre il massimo per riuscire a risolvere situazioni potenzialmente esplosive. Vorrei ricordare che noi siamo, sempre e comunque, poliziotti, e il fatto che la gestione dei migranti assuma sempre più la veste di una manovra commerciale, piuttosto che un’opera di carità, non ci è passata inosservata».