Governo: “Aspettiamo 900 milioni da tasse per pagare conti profughi”

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Sulle prime pagine di tre quotidiani locali del Gruppo Espresso (a Modena, Ivrea e Treviso) ha trovato risalto il rosso nei conti delle cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti. Denunciano un ritardo nei pagamenti da parte dello Stato di parecchi mesi.

La Gazzetta di Modena riporta che l’ultima fattura pagata alla cooperativa Caleidos, che coordina l’accoglienza dei rifugiati in città e provincia, risale a marzo. “Sono sei mesi che non vediamo soldi e ‘siamo sotto’ di quattro milioni e mezzo di euro”, ha spiegato il presidente Elena Oliva.
L’hotel in cui sono ospitati una sessantina di migranti ha chiesto a Caleidos le fatture arretrate (tre mesi) per non buttare fuori chi ha più bisogno.

Anche la Tribuna di Treviso scrive che l’ultima fattura pagata è quella di marzo. In provincia, la presenza di migranti si assesta a 1800 unità, per un costo medio di 30 euro a persona.

A Ivrea ammonta a oltre 3.5 milioni la somma dei crediti che cooperative, associazioni e società che ospitano i richiedenti asilo vantano nei confronti della Prefettura di Torino.

Nel Canavese sono 700 i migranti coinvolti da eventuali disagi, per un costo medio a rifugiato di 35€ al giorno, e qui le ultime fatture pagate risalgono ad aprile. Qualcuno però non viene pagato dalla fine dello scorso anno – la Prefettura non firma la certificazione del credito, strumento indispensabile quando si vuole cedere il credito alle banche.

La situazione è comune a tutti i gestori del sistema di accoglienza, dai grandi gruppi alle piccole coop, ma si allarga a macchia d’olio coinvolgendo tutti i “terzisti” che nel corso del tempo si sono fatti avanti per offrire consulenza, mediazione, cibo, pulizia e perfino locali. Restano in sospeso le fatture di tutta la catena, mettendo in difficoltà perfino chi – senza un reddito – aveva deciso di mettere in affitto alle cooperative la propria casa sperando in un incasso sicuro che oggi non c’è più.

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Il Viminale aspetta dunque che il Mef rimpingui le risorse. Ottobre sarà il mese chiave per capire se i pagamenti da Roma arriveranno, o slitteranno ancora (l’anno scorso il lasso di tempo tra fattura e pagamento era di “soli” quattro mesi).

“Ci hanno detto che bisogna aspettare il cosiddetto assestamento di bilancio a livello nazionale. Oggi è in calendario la riunione in cui si stabilisce lo stanziamento del denaro dal ministero dell’economia a quello degli Interni”, hanno spiegato da Caleidos.

Il Viminale tuttavia smentisce la riunione odierna, e fornisce una cifra superiore ai 600 milioni di cu i si era scritto sui quotidiani nazionali.

accoglienza

“È una situazione che investe tutto il territorio, la vicenda è venuta fuori in questi giorni”, spiegano dal Ministero dell’Interno. “Aspettiamo gli stanziamenti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze per le spese relative all’accoglienza dei migranti. Sono state chieste già da diverso tempo, e stiamo aspettando. Purtroppo il Viminale non dispone di un centro di spesa autonomo. La documentazione è in stato avanzato, aspettiamo”.

“Quando verranno stanziati i soldi”, prosegue la fonte interpellata al Ministero, “saranno effettuati i trasferimenti alle prefetture. Stiamo parlando di circa 900 milioni di euro su tutto il territorio nazionale per le attività di accoglienza, che coinvolgono circa 160.000 migranti nelle varie strutture”, dai centri di prima accoglienza alle strutture gestite dalla Prefetture attraverso le gare d’appalto.