Succede in Svizzera, una delle patrie del sistema bancario internazionale. Luca, un ragazzo ginevrino con un passato da militante identitario, si è visto negare l’apertura di un conto corrente. La banca – PostFinance – si è giustificata con una comunicazione scritta consegnata al ragazzo: “ragioni di politica commerciale ci obbligano a non poter completare la sua richiesta”.
Ma un consulente della quinta realtà bancaria elvetica ha poi spiegato per telefono al ragazzo che il problema è sorto a causa del suo passato coinvolgimento in alcune fazioni nazionaliste, “Genève Non Conforme” e “Egalité et Réconciliation Suisse”.
Del resto la tradizione delle banche svizzere va tenuta alta. Da qualche parte dovrebbero ancora avere qualche dente d’oro di qualche ebreo.