Lutz Bachmann, fondatore di “Pegida” ( “patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente”), è stato costretto a lasciare la Germania per l’intensificarsi della repressione contro di lui e la sua famiglia da parte del governo tedesco.
Dopo quasi due anni di campagna contro l’islamizzazione della Germania e di allarme contro le conseguenze della immigrazione di massa, il fondatore ed ex leader del movimento Pegida, Lutz Bachmann, è stato costretto a lasciare la Germania.
Bachmann ha confermato su Youtube che non risiede più a Dresda, citando l’aumento delle minacce contro di lui e diversi misteriosi furti nella sua abitazione compiuti da ignoti. Ha inoltre evidenziato lo stress psicologico che la moglie soffriva a causa delle persecuzioni politiche alle quali è stato sottoposto.
Bachmann menziona anche il sabotaggio della sua auto. Inutile ricordare il recente caso di Nigel Farrage e quello meno recente di Haider.
L’ex capo di Pegida ha anche sottolineato la repressione politica subita dal governo tedesco. E’ stato arrestato per commenti suFacebook contro i migranti e un tribunale di Dresda lo ha condannato per “istigazione all’odio razziale” all’inizio di quest’anno.
Lutz Bachmann ha assicurato che continuerà a partecipare al movimento contro l’islamizzazione dell’Europa e della Germania dal suo esilio.
Siamo a questo punto. La resa non è un’opzione.