Niente messa di inizio anno per non turbare bimbi islamici

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Niente messa di inizio anno a Domodossola, dove la preside della scuola elementare “Lorenzo Milani” ha deciso di interrompere questa tradizione per non urtare gli islamici, dopo le proteste di 1 genitore.

La preside, Varesi Chiara: “nessuna funzione religiosa è prevista dalla norma durante l’orario scolastico. Sono appena diventata dirigente di questa scuola, ho solo sospeso quella che era ormai una consuetudine. Ho deciso di sospendere la messa, per meglio organizzarla fuori dall’orario delle lezioni.Io sono cattolica e praticante ma dirigo una scuola laica e in veste di legale rappresentante pubblica cerco di tutelare il diritto di tutti i bambini. La legge è chiara: dove è presente un alunno di un’altra religione tutta la classe non avrebbe potuto partecipare alla messa”. La dittatura delle minoranze.

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Protestano i genitori: “Mi chiedo, ma mia figlia che ci teneva tantissimo ad andare alla messa di inizio anno scolastico, perché è stata obbligata a non andarci? – scrive Amedeo – Questa non è democrazia, questa non è legge, questa azione è un modo di andare contro a delle usanze a cui nessuno è obbligato a partecipare”.

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“È vergognoso che una preside, a Domodossola, abbia deciso di abolire la messa con cui tradizionalmente, in orario di lezioni, il suo istituto apriva l’anno scolastico, semplicemente, come lei stessa ha spiegato, per non escludere un solo alunno di un’altra religione – ha commentato Paolo Grimoldi della Lega – Questo è un esempio di razzismo al contrario, l’ennesimo esempio di razzismo verso la nostra storia, la nostra cultura e la nostra tradizione. La nostra scuola dovrebbe formare i nostri ragazzi partendo dalle nostre radici, da chi siamo, e non privarli di importanti punti di riferimento solo per adeguarsi ai diversi voleri di un’esigua minoranza che dovrebbe integrarsi nel nostro tessuto sociale e non pretendere il contrario”.