Prefetta a condomini circondati da africani: “Inutile protestare, profughi non diminuiranno”

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Solo una presunta migliore illuminazione e quando sarà possibile – cioè mai – i posti saranno assegnati a famiglie di migranti e non a singoli profughi maschi, ma non ci sarà alcuna diminuzione del loro numero. E’ quanto la prefettessa/agente viaggio ha detto ai cittadini. Con la solita spocchia del nominato politico che mangia e beve sulle spalle dei contribuenti. E fa disastri.

Sono 126 i richiedenti asilo sistemati in 14 appartamenti dallo scorso inverno nel condominio di via Asiago 8/D e tanti resteranno. Probabilmente aumenteranno, visto il fanatismo militante con il quel i cuckold della Marina corrono in Libia.

Lo scenario è stato confermato in Prefettura giovedì, quando si è svolto un incontro tra il Prefetto di Monza e Brianza Giovanni Vilasi con la decina di famiglie che risiedono nelle nuove palazzine di via Asiago, il luogo dove durante l’estate è esplosa la protesta per i problemi di convivenza creati dopo che 14 appartamenti vuoti nel condominio sono stati affittati per essere usati come alloggi per l’accoglienza dei fancazzisti africani.

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A fronte di 34 residenti, compresi una decina di bambini, nell’intero stabile, agli alloggi di via Asiago sono stati assegnati 126 richiedenti asilo, tutti giovani ragazzi africani di una decina di nazionalità diverse sistemati in bilocali e trilocali. A caccia di donne.

A luglio la situazione è esplosa, con i residenti che, assieme ai rappresentati locali della Lega, hanno denunciato timori per la sicurezza e continue difficoltà di convivenza con i nuovi inquilini, fino a sentirsi ghettizzati a casa propria.

Hanno scritto alle istituzioni e, anche tramite la mediazione del sindaco Roberto Scanagatti, è stato organizzato l’incontro di giovedì con il Prefetto Giovanna Vilasi. Che se ne frega. Lei è lì per occuparsi dei fancazzisti africani, non certo dei cittadini che le pagano lo stipendio.