DOMANI A BRATISLAVA INIZIA LA FINE DELL’UNIONE SOVIETICA EUROPEA

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I Paesi del gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia), sotto la guida del premier ungherese Victor Orban, intendono mettere sul tavolo del vertice informale di Bratislava dell’Ue a 27 la revisione dei Trattati Ue.

L’obiettivo e’ dare agli stati membri piu’ potere diminuendo il ruolo della Commissione. La richiesta anticipa la profonda divergenza all’interno della Ue che potrebbe portare a breve alla rottura dell’Unione europea. Si spera.

Ovviamente, invece, il fantoccio Renzi preme per “più potere” alla Commissione di Bruxelles.

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Orban e Kaczynski, leader di Ungheria e Polonia, si preparano a dare un colpo, forse definitivo, all’Unione Sovietica Europa. Quella delle decisioni che passano, piano piano e senza voti popolari, dai governi nazionali al governo non eletto dell’Unione.

Al vertice di Bratislava che inizia domani, Ungheria e Polonia sotto la guida dei loro leader sono pronte a sfidare la Germania e gli altri Stati membri arrivando a chiedere la modifica dei Trattati comunitari. A cominciare dai clandestini, per poi allargare la verifica ad altre questioni, non secondarie che potrebbero riguardare la separazione dei poteri, l’indipendenza dei media, i diritti e le libertà dei cittadini.

Brexit ha mostrato che dall’Unione si può uscire e che l’Europa può essere cambiata. L’obiettivo dichiarato è «ridare forza e potere alle patrie», togliere competenze alla Commissione e liberarsi «dai burocrati di Bruxelles che vogliono comandare in casa nostra»