Giornalista su sostituzione etnica: “Fucilare il traditore Renzi alla schiena”

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Renzi è un “ex boy-scout traditore da mettere al muro e fucilare alla schiena”. Ha scritto Aldo Grandi, direttore della testata online La Gazzetta di Lucca, in un articolo, sintetizzando, in poche parole, quello che è il sentimento di una parte consistente e probabilmente maggioritaria, dei cittadini italiani.

Una frase da lui definita “ovviamente metaforica”. Ma quelli del PD non conoscono le metafore, e soprattutto vivono nelle procure. Così, Dario Parrini, deputato e segretario dem della Toscana, in un comunicato stampa ha detto che “il Pd si riserva nei prossimi giorni di denunciare civilmente e penalmente il giornalista, non nuovo a tali espressioni violente, e nel frattempo sottopone la questione anche all’Ordine dei giornalisti“. Ah, l’ordine dei giornalisti, al quale ci vantiamo di non appartenere.

Una indignazione di massa dei piddini. Una sorta di linciaggio al giornalista toscano, che ha avuto nel governatore toscano, il grande amico della Meningite, Enrico Rossi, l’espressione più estrema: “Il giornalista fascistissimo Aldo Grandi, evidentemente influenzato dalla recente adunata neofascista di Chianciano Terme (il riferimento è alla festa nazionale di CasaPound, ndr), incita all’odio verso Matteo Renzi e sogna rivincite su Piazzale Loreto. Noi democratici – prosegue Rossi sulla sua bacheca di Facebook – chiediamo semplicemente che siano fatte valere nei suoi confronti le leggi dello Stato democratico”. Uno Stato democratico non avrebbe un premier abusivo che guida un governo grazie ai voti, al Senato, di vere e proprie prostitute politiche.

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La reazione di Grandi: “Ogni volta che qualcuno afferma qualcosa che non è di gradimento al Pd e alla sua pretesa volontà di egemonizzare cultura e politica di questo Paese, si ricorre all’appellativo di fascista”. Grandi ha spiegato come la sua frase, “ovviamente metaforica, vada riservata a coloro che, nei confronti del proprio Paese, si comportano da ‘traditori’”.

“Ritengo – ha detto – che far entrare impunemente centinaia di migliaia di immigrati provenienti da culture, religioni, usi, costumi lontani anni luce dai nostri è, come direbbe Ida Magli, un tradimento di quelle che sono le nostre origini e soprattutto una violazione di quella che è la nostra identità collettiva e nazionale”.

“Se Matteo Renzi e il Pd ritengono di sentirsi offesi per questa chiamata in causa sono pronto ad affrontarli, metaforicamente, in dibattito, se preferiscono in ‘duelli’, in qualunque momento vorranno”.

Ma la domanda che nasce spontanea è: come si trattano i traditori della Patria? Non finiscono, dopo processo, davanti al plotone di esecuzione? Il problema, con Renzi, è anche capire qual è la schiena.




Un pensiero su “Giornalista su sostituzione etnica: “Fucilare il traditore Renzi alla schiena””

  1. “Ritengo – ha detto – che far entrare impunemente centinaia di migliaia di immigrati provenienti da culture, religioni, usi, costumi lontani anni luce dai nostri è, come direbbe Ida Magli, un tradimento di quelle che sono le nostre origini e soprattutto una violazione di quella che è la nostra identità collettiva e nazionale”.
    PAROLE SACROSANTE!!!

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