Le autorità turche, con un decreto dello stato d’emergenza, hanno rilasciato 33.838 detenuti comuni, in modo da ingabbiare oltre 20mila prigionieri politici arrestati finora nell’inchiesta sul fallito golpe del 15 luglio scorso.
Lo ha detto il ministro della Giustizia di Ankara, Bekir Bozdag. Sono inoltre stati annunciati 28.163 licenziamenti nel settore statale: si tratta di dipendenti del ministero dell’Educazione, per lo più insegnanti.