PROFUGO MOLESTATORE TERRORIZZA RAGAZZE SOLE POI TORNA IN HOTEL

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Due messaggi di allerta sui social network e a Cuorgnè si scatena la caccia al maniaco. Un ragazzo di colore che avrebbe inseguito due giovani del posto. Le segnalazioni sono state immediatamente inviate anche alle forze dell’ordine che stanno tenendo d’occhio alcune zone di Cuorgnè. «C’è un ragazzo di colore molto alto che ha la brutta abitudine di seguire. Ti segue fino alla macchina, cerca di aprire la portiera. Massima attenzione», segnala una ragazza. E un’altra conferma: «Stamani sono stata inseguita da un ragazzo di colore molto alto maglietta nera pantaloncini bianchi. Una volta salita in macchina ha tentato di aprirmi la portiera. Fate attenzione».

E a meno di 24 ore dalle segnalazioni delle dirette interessate i carabinieri di Cuorgnè, insieme agli agenti della polizia municipale, hanno identificato il profugo ‘di colore’. Si tratta di un richiedente asilo da qualche mese in Italia, dopo lo sbarco spedito in Canavese e affidato alla gestione di una cooperativa. E lì si è dato allo stupro libero.

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Gli investigatori, in queste ore, hanno passato al setaccio anche i commenti sui social relativi alla vicenda. Perché stuprare si può, commentare no. Per quanto ci riguarda, chi stupra deve essere impiccato.

Intanto, il Comune di Cuorgnè, dopo avere invitato l’Africa, si è attivato per promuovere un corso di difesa personale. «Se può essere utile – dice l’assessore allo sport, Davide Pieruccini – prossimamente a Cuorgnè verrà organizzato «Sport in Piazza». Parteciperà anche un Maestro di autodifesa per presentare l’attività che presto si svolgerà in città». Prima ti portano il degrado in casa, poi ti insegnano il karate.