POMPIERE EROE: “GOVERNO PENSI A SFOLLATI INVECE CHE A IMMIGRATI”

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“Vi giuro, non volevo diventare un personaggio”, dice Andrea De Filippo, il vigile del fuoco divenuto celebre per la toccante lettera scritta a Giulia, la bimba romana di nove anni che non è sopravvissuta al terremoto del Centro Italia.

Andrea, ventottenne, è in servizio ausiliario ad Ascoli, ma è originario dell’Aquila, città da cui se ne andò dopo che il terremoto del 2009 gli distrusse la casa. Anche lui, in un tragico gioco del destino, è stato ‘inseguito’ dal terremoto, come la mamma di Arquato.

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Trasferitosi nel Picenese, ha intrapreso la carriera di vigile del fuoco: “Ma non sono un eroe, sono soltanto un essere umano, che è andato lì quella notte, come tanti, a dare una mano”. E in mezzo alle decine di vittime che non sono riusciti a salvare, c’era anche lei, Giulia, la sorellina della piccola Giorgia che invece è stata estratta sana e salva. Giulia non ce l’ha fatta, e Andrea ha scritto una nota lasciata sulla bara della bimba che ha fatto poi il giro del web. “Scusa se non abbiamo fatto in tempo a salvarti”, si legge nella lettera. “Ero lì, prima della funzione. Avevo una penna, un foglio e ho scritto quello che pensavo. Mi è venuto spontaneo, non ci ho pensato più di tanto. Non ho incontrato i familiari e non ho parlato con loro, perché non volevo prendermi i meriti di nulla” ha detto il pompiere.

Andrea ha anche pubblicato un post in cui dice di pensare prima agli sfollati che agli immigrati. Come sarebbe normale. Come farebbero tutti, tranne i criminali affaristi al governo, quelli comprati dalla monarchie islamiche a furia di Rolex. Ma ha dovuto ‘ritrattare’, per non finire sepolto sotto le minacce dei politici e dei fancazzisti: “Non volevo, ma mi è ribollito il sangue in questi giorni. Ho vissuto il dramma della mia città, e ho visto quante cose lì sono state gestite male”.