Comune rifiuta tendopoli profughi, Renzi lo commissaria e realizza tendopoli

Vox
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Una tendopoli per i richiedenti asilo e i profughi in via Ca’ Zane a Resana. Questo quanto deciso lo scorso 11 agosto dal Commissario Prefettizio e VicePrefetto Gaetano Tufariello, subentrato nelle settimane scorse alla giunta comunale dopo la sfiducia mossa al sindaco Mazzorato. La Prefettura, infatti, nei giorni scorsi aveva chiesto in comodato d’uso al Comune l’area comunale “Ex centro di prima accoglienza per cittadini extracomunitari” che si trova di fronte al centro di raccolta rifiuti locale con l’obiettivo precipuo di installare alcune tende, complete di impianto di illuminazione, riscaldamento e brandine, per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria derivante dall’arrivo dei profughi ai quali “dovrà essere assicurato un ricovero di emergenza oltre alla fornitura dei pasti, assistenza sanitaria, pulizia e alcune attività volte all’integrazione, in attesa di individuare strutture più idonee all’accoglienza”.“

Il prefetto che chiede al vice prefetto. Ormai il governo è oltre il ridicolo. E’ al totalitarismo: vengono commissariati i comuni e poi si sfrutta il commissario prefettizio nominato dal governo per imporre la colonizzazione. Urge una rivolta: dura.

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RESANA – «Al peggio non c’è fine. Dopo i ghetti delle caserme, il segnale dell’improvvisazione più assoluta: l’umiliazione della tendopoli. Il Governo ha da tempo perso il controllo della situazione. Condivido in pieno la preoccupazione e la protesta delle forze politiche di Resana e dei cittadini, ancora una volta scavalcati senza alcun rispetto nel nome di un’emergenza che tale non sarebbe stata se le cose fossero state affrontate con raziocinio e senza buonismi ipocriti». Con queste parole il Presidente del Veneto Luca Zaia commenta, in una nota, la decisione di ospitare immigrati in una tendopoli da realizzare in un’area verde a Resana.

«Un blitz, ma vien da dire una furbata – rileva Zaia – organizzato con astuzia, sfruttando il commissariamento prefettizio nel quale si trova l’amministrazione del Comune. Non va bene, siamo di fronte ad un’escalation che testimonia come l’Italia si sia fatta travolgere, beffare dall’Europa lontana e razzista nei fatti, scaricando una marea umana nei territori. Senza un progetto, senza attenzione alla dignità né degli stranieri né dei residenti e soprattutto alla sicurezza, come testimoniano gli spacciatori ospiti della caserma Serena beccati a Treviso».

«Se non si vuole assecondare un’invasione scomposta e pericolosa – conclude Zaia – occorre con la massima urgenza bloccare i flussi creando campi d’accoglienza in nordafrica dove curare i sofferenti, riconoscere tutti, inviare i veri profughi attraverso canali protetti d’accoglienza e respingere coloro che non fuggono da guerre, fame o persecuzioni. L’alternativa è il caos e la conseguente tensione sociale».