Un pianeta roccioso sul quale potrebbe scorrere acqua liquida. Ruota attorno ad una delle tre stelle che compongono il sistema Alpha Centauri che si trova a 4,3 anni luce dalla Terra.
Una nana rossa, Proxima Centauri, invisibile a occhio nudo.
Il primo commento italiano è arrivato da Isabella Pagano, astronoma dell’Osservatorio di Catania dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica): «E’ il pianeta esterno al Sistema Solare più vicino a noi mai scoperto, è veramente una pietra miliare per l’umanità,. Si tratta di un evento davvero unico -ha continuato- perchè si è finalmente provato che la stella più vicina a noi ha un pianeta nella zona in cui potrebbe esistere acqua liquida e dove anche la temperatura potrebbe essere ideale per l’esistenza di forme di vita».
Proxima b, il pianeta scoperto, ha una massa simile a quella della Terra, di 1,5 volte maggiore: «Quello che sappiamo con certezza è che si tratta di un piccolo pianeta nella cosiddetta ‘zona abitabilè, ossia la distanza ‘giustà dalla stella per avere acqua allo stato liquido. Ma è anche vero -ha commentato ancora l’astronoma dell’Osservatorio di Catania-, che Proxima Centauri è una stella attiva, con brillamenti solari carichi di energia. Per questo non siamo in grado di dire se effettivamente il pianeta è abitabile».