Ammontano a 107 milioni i ricavi che una società con sede dichiarata in Turchia ma di fatto operante nel porto franco di Trieste ha occultato al fisco italiano. A scoprirla è stata la Guardia di Finanza del comando di Trieste al termine di complesse analisi di rapporti commerciali con clienti e fornitori, di banche dati e risultanze extra-contabili e di indagini finanziarie, che ha segnalato l’amministratore in Italia della società alla Procura per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali dal 2010 al 2014.

E’ una multinazionale turca di logistica e trasporti merci che ha operato attraverso una struttura imprenditoriale e che aveva comunicato alla Camera di commercio la costituzione di un mero ufficio di rappresentanza della casa madre, di attività promozionale. L’ufficio, invece, era una sede fissa d’affari, la quale, con prestazioni di servizi a favore di società straniere, ha realizzato reddito relativo all’attività di impresa esercitata dalla casa madre, ma da tassare in Italia.

Facebook, Google e compagnia fanno lo stesso. Legalmente.