ADDIO A PADRE JACQUES, PRIMO MARTIRE CRISTIANO DELL’INTEGRAZIONE

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Migliaia di persone nella cattedrale di Rouen e nel sagrato per i funerali di padre Jacques Hamel, il sacerdote sgozzato da due immigrati islamici di seconda generazione (ha collaborato un profugo) esattamente una settimana fa mentre diceva messa nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvrier in un attacco rivendicato da Isis.

“Lui vi avrebbe amato cosi, tutti uniti, tutti insieme, senza esclusioni”, ha detto l’arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun, rivolgendosi alla folla giunta ai funerali nonostante la pioggia che lui ha definito la “famiglia di Jacques”.

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Prima di iniziare la funzione, l’arcivescovo ha fatto la marchetta obbligatoria, a dimostrazione che dovranno esserci molti altri sgozzati e sangue cristiano, prima che questi masochisti comprendano: ha ringraziato i musulmani, forse perché oggi non hanno ancora sgozzato nessun cristiano.

“Uniti affinché non succeda mai più”, ha sottolineato Lebrun, prima di cedere la parola ai famigliari di padre Hamel. Succederà ancora, fino a che non capiranno. E agiranno di conseguenza.

In chiesa, anche uno dei responsabili della sua morte, il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, mentre in piazza c’è tanta gente comune.