Olbia: vietate funzioni cristiane per non “irritare gli islamici”

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Paura attentati islamici. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi di Forza Italia, ha deciso di inchinarsi all’Islam e di vietare gli eventi cristiani negli edifici comunali. Nello specifico si tratta di tre luoghi destinati ad ospitare manifestazioni culturali che d’ora in avanti saranno interdetti alle confessioni religiose, di qualunque tipo esse siano.

Come prevedibile la decisione presa dal primo cittadino della città sarda ha subito innescato un mare di polemiche. Ma questo non ha fermato Nizzi. “Non c’è alcuna discriminazione religiosa, io sono cattolico e resto tale, ci poniamo esclusivamente un problema circa le sicurezza delle strutture comunali” ha dichiarato alla stampa.

“In questo momento – ha proseguito – non vogliamo correre pericoli, anche se a Olbia la spia dell’allarme non si è ancora accesa”. “Tutte le manifestazioni – ha concluso – possono essere svolte in strutture private, non esiste nessun divieto in merito”.

Vuole evitare che i preti vengano sgozzati in edifici comunali. Che lo siano nelle chiese.

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E ieri sera si sono vissute ore di apprensione a Olbia in corso Umberto dove è stata trovata una borsa abbandonata. Subito sono scattate le misure di sicurezza antiterrorismo. Dalle 19:30 alle 21:30 una parte del corso è stata transennata e controllata da Polizia e Carabinieri. Gli artificieri hanno accertato che non conteneva esplosivo, ma solo oggetti personali forse di qualcuno che l’ha dimenticata.

Olbia è stato anche il covo di una rete di estremisti islamici:

Terroristi Islamici di Olbia avevano il ‘permesso umanitario’ perché ‘perseguitati’