Foggia: Italiani costretti a fuggire da quartiere in mano a immigrati

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Fuga dal quartiere ferrovia, chiude Margutta (già affittato a stranieri). Il titolare: “Stanco di lottare”

Continua il fuggi fuggi dal quartiere ferrovia di Foggia. Dopo aver raccontato della chiusura o del trasferimento di note attività locali in uno dei nostri approfondimenti, nelle scorse ore è toccato al ristorante “da Nonna Giovanna” (ex Margutta), angolo tra via Piave e via Podgora. Il signor Pino Carretta ha detto basta, annunciando su Facebook di aver messo fine all’esercizio commerciale: “Nel frattempo – scrive -, mentre tutto peggiora da quelle parti, io ho chiuso il ristorante. Mi dispiace, ho lottato fino alla fine, con tutte le forze, materiali e “spesso” anche fisiche per difendere il territorio e questo piccolo ‘fiore nel deserto’. Mi dispiace e ne soffro con le lacrime, ma la situazione è diventata insostenibile per chiunque. Ho lottato da solo. Ringrazio, però, tutti quelli che sono passati dal ristorante Margutta negli ultimi 30 anni. Grazie”. Accanto a lui numerosi residenti che, nel corso degli ultimi anni lo hanno spesso spronato a denunciare tutto a forze dell’ordine e procura. E lui, in realtà, lo ha fatto più volte. Ma sempre inutilmente.

Fuga dal quartiere ferrovia, chiude Margutta (già affittato a stranieri). Il titolare: “Stanco di lottare”

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Con il degrado ti impongono la chiusura, e poi passano a comprare o affittare. C’è una strategia di conquista dietro tutto questo.