Erdogan e Fetullah Gulen: due estremisti islamici

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Il premier turco Binali Yildirim ha accusato il predicatore Fethullah Gulen, in esilio negli Stati Uniti, di essere l’organizzatore del fallito tentativo di colpo di Stato in Turchia e , riferendosi implicitamente a Washington, ha aggiunto che chi lo protegge “non è amico della Turchia”. Da parte sua, Gulen ha respinto tutte le accuse, condannando il tentativo di colpo di Stato.

Bizzarra l’idea che Gulen sia dietro il golpe ‘laicista’ dell’esercito turco. Gulen, un tempo mentore di Erdogan, è un islamista, un predicatore musulmano in esilio negli Stati uniti dal 1999, quando in Turchia governavano i ‘laici’.

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Guida la rete islamica da lui creata “Hizmet”, che gestisce oltre 30 miliardi di euro attraverso associazioni professionali e studentesche, organizzazioni caritatevoli, aziende, scuole, università, radio, televisioni e quotidiani.

La ‘rete’ ha milioni di membri in Turchia e all’estero. E’ presente anche in Italia. E ha infiltrazioni nella polizia, nel sistema giudiziario e nell’esercito turco