Finti profughi all’università: pagheranno i contribuenti

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Firmato un protocollo d’intesa tra Provincia autonoma di Trento e Ateneo trentino. A sottoscrivere la marchetta razzista ai danni dei contribuenti italiani, il rettore Paolo Collini per l’Università e l’assessora Sara Ferrari insieme all’assessore Luca Zeni per la Provincia.

“L’Università di Trento – ha detto il rettore Collini – è impegnata a premiare il merito anche di chi fugge dalla guerra e da altre situazioni drammatiche. Ci sta a cuore dare il nostro contributo per una loro migliore integrazione e realizzazione personale e professionale a beneficio anche del territorio”. Siccome c’è la guerra in Siria, università gratis per gli Africani. Geniale. Tipico di un rettore di nomina politica.

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Il famigerato Cinformi ha già segnalato all’Università i candidati. L’Ateneo ha quindi selezionato i destinatari (due rifugiati e tre richiedenti asilo, quindi ad oggi clandestini) che dovranno ora affrontare i test di ammissione per poter iniziare il proprio percorso di laurea. Pagheremo noi.

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