Condannato in aprile con rito abbreviato a due anni e 8 mesi per prostituzione minorile, il giudice gay in pensione del Tribunale di Sondrio, Pietro Paci, 73 anni, è già libero. La lobby è postente, e ha infiltrato la magistratura.
Venne sorpreso dalla Polfer di Milano in un hotel vicino alla stazione Centrale nell’atto di consumare un rapporto sessuale con un 16enne romeno.
Ha lasciato il carcere milanese di San Vittore, dove era stato rinchiuso, al termine di un’indagine che aveva portato in cella anche lo zio del minorenne quale mediatore della prostituzione omosessuale minorile a favore dell’ex magistrato. Sconterà il resto della condanna agli arresti domiciliari. Comodo comodo. E magari…