“A noi, istituzioni pubbliche, è dato un importante compito, quello di affermare chiaramente che i violenti e gli assassini non hanno etichette religiose, che non esistono religioni buone o religioni cattive, ma solamente uomini e donne che nella loro vita cercano, per quanto è loro possibile, di compiere il bene e altri che invece provocano dolore e morte”.
Così il nuovo sindaco di Torino Chiara Appendino, riferendosi alla strage islamica di Dacca, Istanbul e Orlando, si è rivolta alle migliaia di islamici riuniti per la fine del Ramadan, festa rituale, nella quale si consuma carne di animali sgozzati vivi per dissanguamento.
In questo modo dato il suo imprimatur istituzionale alle pratiche islamiche di macellazione halal, come faceva Fassino.
Inutile dire la grande delusione degli animalisti che votano M5S, da sempre contrari alla macellazione halal.