I cosiddetti leader UE sono nel bunker di Berlino. Quello tra l’Ue e il Regno Unito “non sarà un divorzio consensuale, ma non è stata neppure una grande storia d’amore”: lo ha detto il presidente della Commissione europea, il noto avvinazzato Jean-Claude Juncker, in una intervista alla tv pubblica tedesca Ard, ribadendo la volontà di iniziare immediatamente i negoziati con Londra.
“Nessuno ci ruberà la nostra Europa”: lo ha detto il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier prima di incontrare oggi a Berlino i suoi colleghi degli altri cinque paesi fondatori dell’Europa unita.
“Sono sicuro che questi Stati invieranno come messaggio che non permetteremo a nessuno di prendersi la nostra Europa, questo progetto di pace e di stabilità”, ha detto il ministro tedesco.
Tranquillo, potrai tenerti la tua Europa, che avrà i confini della tua Germania. Presto.
La riunione a Berlino dei ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell’Unione europea (in realtà al tempo era un più consono mercato comune, senza la burocrazia da superstato attuale) è stato convocato ieri mattina dopo il risultato del referendum Brexit.
Al’incontro partecipano Paolo Gentiloni per l’Italia, Jean-Marc Ayrault per la Francia, Bert Koenders per l’Olanda, Didier Reynders per il Belgio e Jean Asselborn per il Lussemburgo.