Operai vivevano tra rifiuti in fabbrica cinese in Italia

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Lavoravano e vivevano in un capannone industriale, dormendo e mangiando tra i rifiuti e i materiali necessari al ciclo produttivo, in ambienti insalubri, senza luce né finestre, dove c’erano anche taniche contenenti materiali infiammabili.

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E’ quanto hanno scoperto i carabinieri a Trani, all’interno di un capannone ampio alcune centinaia di metri quadri, ufficialmente adibito ad attività commerciale, nella zona industriale. Nel capannone vivevano almeno una trentina di lavoratori di nazionalità cinese, con regolari permessi di soggiorno.

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Gli operai – residenti nell’opificio – dormivano su giacigli di fortuna, materassi a volte poggiati direttamente sul pavimento, in condizioni igieniche precarie.

Il capannone è stato sequestrato senza facoltà d’uso e tre persone sono state denunciate per diverse violazioni e omissioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: sono due tranesi, il proprietario e il locatario del capannone, e il titolare dell’impresa, cinese, residente a Ruvo di Puglia.

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