E’ sospettato di essere congiunto ad ambienti jihadisti. Ad essere trovato in un Bed & Breakfast della Capitale un cittadino russo di 32 anni, scovato nella giornata di ieri dagli agenti della Digos assieme ad una connazionale di 31 anni. L’uomo, giunto a Roma il giorno precedente proveniente da Colonia, era infatti oggetto di una “riservata vigilanza” inserita dalla Germania nonché di attività investigativa espletata della Digos della Questura di Udine che aveva monitorato il russo poiché sospettato di essere contiguo ad ambienti jihadisti.
Proprio a seguito delle predette attività, il 13 aprile scorso, allo straniero era stato revocato lo status di protezione sussidiaria precedentemente concessagli.
Gli stranieri sono stati comunque accompagnati presso l’ ufficio immigrazione dove si è accertata la posizione irregolare del cittadino russo sul territorio nazionale. Per l’uomo, dunque è stata avviata la procedura d’espulsione ed è stato accompagnato al Cie di Torino in attesa di tornare al paese d’origine, mentre per quanto riguarda la donna, in regola con la normativa sul soggiorno, sono in corso ulteriori accertamenti.
Notizia importante passata quasi sotto silenzio. Chiarimento: ‘russo’ significa, in questo caso, ceceno o di altra repubblica islamica del Caucaso appartenente alla Federazione russa.
La cosa ‘confortante’ è che i dementi che ci governano avessero dato asilo politico ad un terrorista islamico. E che si siano accorti solo molti mesi dopo, mentre ‘girellava’ per Roma, che lo era.
Ma poi: per quale cavolo di motivo, il governo abusivo che ci governa aveva dato ‘asilo politico’ ad un cittadino russo?
