“Cercasi nano disabile che trasmetta tenerezza”

Vox
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Torino Film Commission finisce al centro delle polemiche a causa di una ricerca di attori per la serie televisiva “Romanzo famigliare”. Targata Rai e firmata Francesca Archibugi. La frase incriminata si trova sul profilo Facebook della responsabile della scelta degli attori per la produzione di Film, Luana Velliscig che è stata licenziata.

Disabili tenerezza-2

L’annuncio ha subito suscitato polemiche. La frase incriminata che era apparsa sul sito della Film Commission – sparita dal sito dopo le proteste – era la seguente: “Si ricerca un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza”. “Mi vergogno tantissimo – si è scusata la regista della serie tv, Francesca Archibugi -. Né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l’unica cosa che posso dire”.

Come sempre, è facile scaricare l’ultima ruota del carro. Ma secondo voi, la responsabile casting si è immaginata che la produzione cercava “un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza”.

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Fanno film puttanate per ‘commuovere’ le donnine dalla lacrima facile, poi fingono stupore perché qualcuno mette nero su bianco, senza giri di parole, quello che vogliono?

Avrebbe dovuto, in ossequio al politicamente corretto, scrivere: “Si ricerca un attore diversamente alto di 15/18 anni o con altra diversa abilità che trasmetta tenerezza”. Sarebbero tutti stati contenti, gli ipocriti.

Vedremo il film. Se ci sarà un ‘nano disabile che fa tenerezza’, qualcuno dovrà chiedere scusa alla signorina licenziata. Perché il problema non è quello che ha scritto, il problema è chi fa film, con soldi pubblici, speculando sul dolore.

Per queste oscenità ci chiedono, anzi impongono, il Canone.