Governo pensa a legalizzazione canne: vuole una società di zombie

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Anche in Italia il consumo e la vendita di cannabis potrebbe diventare legale. Lo ha anticipato il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova, annunciando l’avvio delle audizioni sulla proposta di legge, da domani alle commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali.

“Puntiamo al varo della legge entro l’estate – ha dichiarato all’Agi Benedetto Della Vedova -. Se riusciamo a finire presto i lavori in Commissione e a calendarizzare il provvedimento in Aula credo che riusciremo a rispettare i tempi”.

Della Vedova, fra i promotori dell’intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis, è uno storico esponente del Partito radicale transnazionale, prima eletto in parlamento con Forza Italia, quindi con il Pdl. Poi passò con il Fli di Fini e quindi con Scelta Civica di Mario Monti, per finire ad entrare nel governo Renzi come sottosegretario alla Farnesina.

Parlando oggi alla Camera, tra l’altro, Della Vedova ha voluto rendere omaggio alla figura di Marco Pannella, recentemente scomparso, definendolo uno dei “padri della Patria.”

Pannella e Patria nella stessa frase non possono stare. Una figura meno patriottica e più tesa al globalismo non potrebbe esistere. Venendo alle canne: indeboliscono la reazione. Aiutano a ‘demascolinizzare’ la società.

Ginecomastia, altrimenti nota come condizione nella quale ad un uomo crescono i seni, è una condizione che colpisce un certo numero di individui, ma nella maggior parte dei casi di si risolve spontaneamente nel giro di pochi mesi. Nel 2012 quasi 23.000 persone hanno subito un intervento chirurgico per correggere la condizione.

La Ginecomastia è causata da uno squilibrio ormonale tra testosterone ed estrogeni. Quando il rapporto tra le punte di testosterone ed estrogeni è squilibrato a favore di questi ultimi, il corpo risponde creando eccessivo tessuto mammario.

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Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l’esposizione al principio attivo della marijuana causa una diminuzione dei livelli di testosterone, una riduzione delle dimensioni dei testicoli, e anomalie nella forma e la funzione degli spermatozoi. Da qui una minore ‘aggressività’, che diviene anche ‘perdita di volontà’ nell’assunto abituale di marijuana.

Bassi livelli di testosterone sono stati riportati in consumatori di marijuana cronici rispetto ai non utilizzatori. Pochi studi hanno esaminato un effetto diretto di causalità tra fumo di marijuana e Ginecomastia. Uno studio nel 1972 è stato il primo a fare una connessione tra cannabis e ginecomastia.

La legalizzazione della marijuana in qualche Stato degli Usa negli ultimi anni, ha avuto un parallelo con un picco di trattamenti chirurgici per eliminare gli ‘effetti’ della Ginecomastia, proprio in quegli Stati che hanno legalizzato la marijuana.

È interessante notare che, secondo ASAPS , il numero di uomini che subiscono un intervento chirurgico per la ginecomastia a livello nazionale negli Usa è aumentato di circa il 30% nel 2011-2012.

Per questo motivo, la maggior parte dei chirurghi plastici consultati dalla Cnn hanno ammesso di informarsi con i loro pazienti circa l’uso di cannabis e raccomandano di smettere immediatamente di fumare marijuana.

Ma in sintesi, cosa può volere di più, una classe politica corrotta, che una popolazione completamente rincoglionita dal ‘fumo’?

Ricordiamo che è il livello del testosterone ad influenzare la ‘volontà’ e la voglia di fare in un individuo, anche in ambito politico. Meglio un popolo privo di volontà, per i politici.

Per fregarlo meglio. E allora ‘canna libera’. Voi fumete, che a governare pensiamo noi. Non occupativi della vita pubblica. Fumate..fumate…