“Non compatibili con le norme della Fiera e della Repubblica islamica”: con questo verdetto i guardiani della morale in Iran hanno confiscato una serie di volumi, sia occidentali che in lingua araba, in vendita negli stand dell’Esibizione internazionale del Libro, in corso a Teheran dal 4 al 14 maggio.
“Nella sezione dei libri occidentali, vi erano volumi con foto o disegni inappropriati”, ha spiegato all’agenzia Irna Ali Fereidouni, rappresentante del consiglio di supervisione della repubblica islamica.
Alcuni libri in arabo inneggiavano invece “all’estremismo e alla divisioni tribali e religiose e chiamavano in maniera sbagliata il Golfo Persico”, che nei Paesi arabi viene chiamato Golfo arabico ed è motivo di eterna polemica tra Teheran e gli stati confinanti.
C’è un filo di fanatismo che lega gli estremisti islamici agli estremisti da centro sociale di casa nostra.