Brescia: denunciò favoritismi a immigrati, tribunale le dà ragione

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Il Tribunale del Lavoro ha emesso la sua sentenza: Ylenia Meini, dipendente ai Servizi Demografici del Comune di Brescia, è stata vittima di provvedimenti disciplinari illegittimi, e dovrà essere risarcita.

La Loggia, come sentenza prevede, dovrà corrisponderle gli stipendi arretrati di circa 6 mesi di sospensione, e le spese legali.

Ylenia Meini aveva segnalato irregolarità alla Procura della Repubblica e all’ispettorato della Funzione Pubblica. Aveva ragione.

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In Loggia, documenti alla mano, avrebbe riportato irregolarità nelle pratiche relative all’anagrafe dei familiari di cittadini stranieri. La solita marchetta agli immigrati.

La denuncia le era costata cara: l’uscita di quei documenti le aveva procurato la sanzione disciplinare, sospensione per 6 mesi di cui 4 senza stipendio.
Non solo: la sua dirigente, a questo punto direttamente coinvolta, aveva presentato poi un esposto alla Procura, accusando la Meini di aver “indebitamente” smosso quella documentazione dagli uffici comunali.

E invece aveva ragione lei. Ora il Comune PD spieghi quali marchette ha fatto agli immigrati.