Via finanziamenti a giovani italiani per mandare profughi all’università

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Dal Secolo:

I soldi necessari verranno scippati al programma “Garanzia Giovani”. E serviranno per finanziare corsi, tirocini e praticantati gratis per gli immigrati. E’ l’ultima beffa del governo Renzi nei confronti dei tanti, tantissimi, giovani italiani senza lavoro. Richiedenti asilo e rifugiati politici con meno di 30 anni potranno, infatti, partecipare a tirocini extracurricolari – realizzati nell’ambito del programma “Garanzia Giovani” – all’Università di Bologna. Alla base c’è un protocollo d’intesa siglato dalla stessa Università, Acli e Azienda pubblica Servizi alla Persona per la provincia di Bologna. I primi due tirocini – che avranno una durata di 6 mesi per 30 ore settimanali – sono in corso di attivazione e saranno realizzati presso il Servizio buiatria e piccoli ruminanti del Dipartimento di Scienze mediche veterinarie.

I tirocini, che si configurano come apprendistato, «hanno l’obiettivo – spiegano dall’Università di Bologna – di far acquisire i principi di igiene e gestione della mungitura, dello stoccaggio del latte e della biosicurezza negli allevamenti, consentendo di sviluppare competenze utili a un successivo inserimento nel mondo del lavoro».

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Dallo scorso dicembre Unibo, accogliendo un invito della Commissione Europea, ha consentito agli studenti internazionali richiedenti asilo di iscriversi a corsi singoli, beneficiando dell’esonero totale dei contributi studenteschi.

Ad oggi sono venti gli studenti richiedenti asilo che hanno potuto iscriversi a corsi di studio dell’ateneo bolognese sia in italiano che in inglese, e che stanno seguendo corsi di italiano presso il Centro Linguistico dell’Università.

L’Alma Mater, inoltre, offre cinque borse di studio del valore di 8.000 euro agli studenti rifugiati meritevoli che intendono immatricolarsi ai corsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico nell’anno accademico 2016-2017.