Veneto: nasce rete di sentinelle contro invio ‘profughi’

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PRIMANOI SUI ‘PROFUGHI’ NEL VICENTINO. STA ACCADENDO QUANTO PREVEDEVAMO. VOGLIAMO COSTRUIRE SUL TERRITORIO UNA RETE DI SENTINELLE PRIMANOI PER SEGNALARE NUOVI ARRIVI E PROMUOVERE PROTESTE. BASTA PIEGARSI AI DIKTAT DEL GOVERNO

Niente di nuovo sotto il sole. Come segnaliamo da mesi la situazione sul fronte dell’accoglienza dei migranti rischia a breve di scoppiare.

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I funzionari della Prefettura fanno miracoli calpestando per necessità i richiami degli abitanti dei paesi interessati dalla concentrazione dei sedicenti profughi. Pensate cosa accadrà se tra maggio e agosto arriveranno in Veneto gli stessi numeri di migranti dell’anno scorso. Sarà il caos. Se consideriamo che dall’inizio dell’anno i prelevati in mare dalla Marina militare sono aumentati del 25% (dati confrontati al 2015), c’è poco da stare tranquilli.

Intanto anche a Tonezza la situazione è al limite. Dopo il nostro blitz/sopralluogo del 25 aprile all’hotel Palace, operatori commerciali e cittadini si sono mobilitati con una raccolta di firme ma il rischio da noi denunciato che il paesino diventi un grande campo profughi, vista l’importante disponibilità ricettiva, è ancora molto alto. Rischio che corrono allo stesso modo Recoaro Terme e i paesi dell’altopiano di Asiago dove sono già presenti decine di falsi profughi come dimostrano i dati espressi dalla commissione ministeriale. Tra l’altro, se consideriamo che in Italia siamo di manica larga nella concessione dei permessi per motivi umanitari (status diverso dal rifugiato), è facile dimostrare che la quasi totalità dei richiedenti asilo sono dei clandestini che per mesi hanno mangiato sulle spalle dei contribuenti italiani: cosa che continueranno a fare visto che saranno aiutati nel presentare ricorso in tribunale, il che provocherà un ingolfamento della macchina della giustizia già in condizioni comatose.

L’appello che lanciamo ai vicentini è di istituire delle sentinelle PrimaNoi in ogni Comune per presidiare il territorio segnalando eventuali nuovi arrivi ma con lo scopo anche di organizzare delle iniziative di protesta. Se i cittadini si uniscono superando reciproche diffidenze o divisioni di natura politica, si possono raggiungere risultati importanti. Noi siamo pronti, e tu? o preferisci continuare a fare il polentone che si lamenta al bar o sui social?.