Marò italiani uccisi in Libia secondo fonti israeliane

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La notizia è stata smentita dal governo italiano. Dal sito analisidifesa.it:

Il sito di intelligence israeliano Debka ha decritto nei dettagli una battaglia combattuta a est di Sirte, in Libia, in cui le milizie dell’Isis avrebbero attaccato un convoglio di miliziani di Misurata affiancati da “marines” italiani e forze speciali britanniche, causando “morti e feriti” tra le forze dei due paesi europei e tra i miliziani misuratini alcuni dei quali sarebbero stati catturati dai jihadusti. Secondo le fonti di Debka il convoglio sarebbe caduto in un’imboscata e duramente colpito” dai jihadisti dell’Isis.

L’attacco avrebbe preso il via con un’autobomba e successivamente milizie sul terreno avrebbero attaccato i militari dell’autocolonna, che avrebbe resistito anche grazie all’intervento dal cielo di aerei ed elicotteri d’attacco francesi e italiani.
Debka, non n uovo a rivelazioni esclusive che in qualche caso si sono rivelate bufale, riferisce che u ministeri della Difesa italiano e britannico avrebbero imposto il “blackout mediatico sulla battaglia”.

Il Ministero della Difesa italiano ha seccamente smentito definendo la notizia “priva di fondamento” e ribadendo che “non ci sono militari italiani in Libia”.  Nei giorni scorsi la Difesa aveva smentito anche la notizia diffusa dal Corriere della sera dell’imminente invio di 600/900 militari italiani in Libia.

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Debka parla invece di 6.000 militari italiani che sarebbero inviati in Libia nei prossimi mesi.

Debka non è un sito qualsiasi. E non è ‘un’ sito di intelligence israeliano, bensì ‘il’ sito di intelligence israeliano. Direttamente legato al Mossad.

Non scrive notizie false, a meno che queste non facciano parte di una campagna di dis-informazione voluta dagli stessi servizi israeliani.

Difficile dire quali interessi avrebbero a diffondere una notizia del genere non veritiera. La smentita di Gentiloni ricorda un po’ quella del governo Usa sulla non presenza di militari americani in Laos, durante la guerra del Vietnam.

Per quanto ci riguarda sarebbe un errore inviare soldati in Libia. Quello che serve è un blocco navale e l’occupazione di un paio di porti dove rispedire i clandestini. Il resto sono cose loro.