Cooperativa vicina al PD ‘gestisce’ 700 profughi: incassa 9 milioni di euro!

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La Scuola Edile di Modena insegnerà muratura e posa a trenta finti profughi accolti in provincia di Modena nell’ambito di Mare Nostrum. Tutto a spese nostre.
Lo prevede la convenzione sottoscritta dall’ente bilaterale che si occupa di formazione professionale per il settore delle costruzioni e dalla cooperativa sociale Caleidos, che gestisce l’accoglienza e l’inserimento sociale e lavorativo dei profughi per conto della Prefettura di Modena.

Avete letto bene: la prefettura di Modena (il governo) cerca lavoro per i giovani maschi africani sbarcati. Che sostituiscono così gli italiani.

«Erogheremo due corsi base: uno sulle tecniche di muratura e carpenteria, l’altro sulle tecniche di posa pavimenti e rivestimenti in ceramica – spiega il direttore della Scuola Edile Alessandro Dondi – Questo progetto rientra nell’attività istituzionale del nostro ente, che l’anno scorso ha organizzato e gestito quasi 150 azioni formative (per complessive 2 mila ore), alle quali hanno partecipato oltre 2 mila persone tra lavoratori dipendenti, imprenditori, tecnici e liberi professionisti».

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«La nostra cooperativa gestisce circa 700 profughi sul territorio provinciale nell’ambito dell’operazione umanitaria denominata Mare Nostrum. Si tratta di persone – ricorda Elena Oliva, presidente di Caleidos».

Facciamo un piccolo conto al volo: la cooperativa della signorina Oliva incassa ogni giorno 24.500 euro. Ossia più di 735.000 euro al mese. Fanno quasi 9 milioni di euro in un anno. E intanto, si fanno anche gli schiavi low-cost che poi sostituiranno gli italiani: hanno messo su un bel business.

Le persone da formare saranno infatti indicate da Caleidos.