Dopo le proteste dei cittadini, contro le capigliature definite non islamicamente corrette, le federazioni sportive e il comitato Olimpico hanno deciso di frenare il fenomeno ‘al-qazaa’, riferendosi ai tagli esuberanti in stadi e palestre.
“Questo è in contrasto con l’Islam e le tradizioni del regno”, aveva scritto un commentatore del quotidiano saudita Al-Jazirah, invitando la Federcalcio a “imporre sanzioni” sui giocatori recalcitranti.
E così è stato. Prima di una partita, arbitri armati di forbici, hanno provveduto a tagliare i capelli ad un giocatore:
They stopped a football match in #Saudi Arabia bc one of the player’s haircut was too liberal. #Wahhabism pic.twitter.com/26QrxRtKXZ
— Bassem (@BBassem7) 8 aprile 2016
The player and coach looked stunned, but the ref didn’t start the game until the player got a haircut.#Saudi pic.twitter.com/Wlx8zKwggi
— Bassem (@BBassem7) 8 aprile 2016