Grecia spende 1,8 miliardi per mantenere 50 mila clandestini accampati

Vox
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In Grecia ci sono circa 50 mila clandestini rimasti ‘fregati’ dal blocco della via balcanica e collocati in tre grandi aeree del Paese mediterraneo: Idomeni, a Nord di Salonicco, la regione dell’Attica con i due punti principali del Pireo e Atene, e le isole greche davanti le coste turche.

I costi di questa permanenza sono spaventosi e sono una catastrofe per le disastrate casse dell’erario ellenico: sono passati dai 600 milioni di spesa aggiuntiva stimati dal governatore della Banca di Grecia, Yannis Stournaras, a fine dicembre e per il solo transito sul suolo ellenico, a 1,8 miliardi di euro, cifra resa nota da Dimitris Mardas, il vice ministro degli Esteri greco. Risorse.

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La stessa cifra che la troika, che dovrebbe arrivare il 4 aprile, chiede urgentemente di trovare al governo di Alexis Tsipras tra maggiori tagli di spesa alle pensioni e aumenti di imposte agli agricoltori e autonomi (si parla anche di un incremento dell’Iva e dell’imposta della tassa sulla casa per un 10%) per raggiungere il saldo primario del 3,5% del Pil nel 2018.

Quindi, il figlio di Troika e la UE vogliono tagliare le pensioni, ma non il mantenimento di un esercito di clandestini islamici di 50 mila giovani maschi asiatici.