Non ci sono siriani, basta guardare le immagini, i clandestini sistemati nei gate del Pireus, il porto di Atene. Quattro gli stabili occupati da oltre quattromila islamici affamati, ma non di cibo, di ‘altro’.
Ma le cifre sono in continuo aumento, perché Tsipras continua a traghettarli dalle isole nella capitale greca, ogni giorno. Gli scontri inter-etnici sono la regola. I rimpatri in Turchi un’illusione.
Guardate le facce. Zero siriani. Arrivano tutti dalle profondità dell’Asia, da regioni come Pakistan e repubbliche islamiche ex sovietiche.