Profugo molesta per la terza volta la stessa donna – VIDEO – FOTO

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Siamo alla terza e (forse) ultima puntata del caso del profugo molestatore di Bolzano. Dopo i primi due episodi – che trovate di seguito –  ieri è tornato a colpire.

Venerdì, intorno alle 18, gli agenti della squadra volante hanno arrestato Adama Bambore in flagranza del reato per atti persecutori: il profugo, dopo alcuni giorni trascorsi in osservazione nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Bolzano, era stato dimesso ed affidato ad una associazione di volontariato (!).

Nel pomeriggio di venerdì, come temeva la vittima, si è presentato nuovamente davanti alla tabaccheria di viale Stazione e ha mostrato le proprie parti intime all’esercente.

La volante, prontamente intervenuta, ha rintracciato l’africano ancora appostato a poca distanza dalla tabaccheria. Lo ha arrestato e, finalmente, portato nel carcere di via Dante. Espellerlo no?


PUNTATE PRECEDENTI


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Pubblicato da contro l’invasione pacifica su Sabato 5 marzo 2016

Nuova puntata sul caso del MOLESTATORE della TABACCAIA, dopo essere tornato libero, e quindi a ri-molestare la donna, ora è stato portato in un ospedale psichiatrico, a spese nostre: importiamo geni.

Così racconta la nuova puntata il giornale locale dell’Espresso:

Adama Bambore è stato fermato ieri pomeriggio dalla polizia dopo l’ennesimo episodio di molestie su alcuni passanti nella zona della Biblioteca Civica. Gli agenti lo hanno portato nel reparto di cura psichiatrica dell’ospedale di Bolzano. Non solo, ora l’uomo potrebbe pagare con la revoca dell’asilo la sua aggressività contro la tabaccaia di piazza Stazione. La polizia, infatti, intende prendere di petto la questione e dare una risposta forte all’accaduto. Oltre a un presidio più stretto, infatti, tutto l’incartamento relativo ai fatti degli ultimi giorni finirà dritto sul tavolo della commissione che rilascia lo status di profugo con protezione internazionale. «Per revocare uno stato e una condizione giuridica di questo tipo ci dobbiamo trovare di fronte a reati gravissimi – specifica il questore Lucio Carluccio – peraltro con sentenze passate in giudicato. Noi, comunque, possiamo dare una risposta. Alla commissione riferiremo tutti gli episodi di cui si è reso responsabile Bambore in maniera tale che possa avere tutti gli elementi di giudizio».

‘Forse’ perdere ‘addirittura’ lo status da profugo. Ma pensa, questa è, secondo il giornale svizzero una ‘presa di petto’.

Si rimane stupiti che non sia automatica, la revoca del permesso di soggiorno per un molestatore di donne, e che il tutto sia rimandato ad una fantomatica ‘commissione’, magari la stessa che ha concesso ad un africano in fuga da guerre inesistenti asilo politico.

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