Quest’anno Bergoglio lava i piedi ai clandestini (islamici)

Vox
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In occasione del penoso rito della lavanda dei piedi, Bergoglio ha deciso quest’anno di ‘lavare i piedi’ ai profughi di una struttura romana mantenuti dai contribuenti.
Sia chiaro, i piedi glieli lavano prima, lui fa una ‘ripassatina’, ma le immagini e i simboli contano più di quanto alcuni pensino. Sicuramente, molto più di quanto Francesco, il nuovo Pontefice, pensi. E sarà questo il messaggio che arriverà ai seguaci di Maometto.
Immaginate infatti l’impatto, emozionale e non, dell’immagine del Papa che si china a lavare i piedi di un detenuto islamico. Ovvio, noi conosciamo il contenuto religioso di quell’atto, ma a chi guarda dall’esterno – in questo caso gli Islamici di tutto il mondo – arriva solo un messaggio: venite, siamo qui, pronti a inchinarci davanti a voi. Pronti ad “umiliarci”.

E c’è, incontestabilmente, una parte non piccola della Chiesa che intende il Cristianesimo come “umiliazione” dell’uomo al limite del masochismo. Mentale e fisico.

Nella società moderna, che è la società delle immagini, queste hanno assunto una rilevanza ancora superiore, e si dovrebbe stare attenti, quando si hanno tali e tante responsabilità, quando si è il capo spirituale di quella che in molte zone del mondo, è una “minoranza oppressa” e perseguitata dall’islamismo, si dovrebbe, dicevo, fare attenzione ai messaggi che si lanciano all’esterno.
Se questo Papa intende esporre la Chiesa e tutto l’Occidente cristiano all’arroganza islamica, bene, questo è proprio il modo giusto di farlo: far passare nel mondo islamico, sempre più aggressivo, la convinzione che l’Occidente è quello da lui rappresentato nell’immagine dell’uomo in ginocchio. E purtroppo, in parte è così.
Ci sono settori della società totalmente annichiliti dal desiderio masochistico di autodistruzione.

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Sarà bene, se non vuole essere l’ultimo Papa, che Sua Santità pensi alle conseguenze delle sue azioni che hanno, ora che è Papa, ricadute su milioni di persone. Non ci si può inchinare, mentre loro si fanno esplodere e sgozzano Cristiani in tutto il mondo. E’ come dire loro: siamo agnelli pronti al sacrificio.

Ovviamente, il gesto di Bergoglio sarà salutato dai media di distrazione di massa, come altamente positivo. E non può essere altrimenti, per chi desidera la distruzione della nostra civiltà.

E tanto per chiarire: noi non siamo agnelli pronti al sacrificio.