Friuli: Serracchiani finanziava terrorista islamico

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fact_iconPordenone – Il macedone aveva beneficiato dei soldi che spettano ai disoccupati a basso reddito. L’assessore alle politiche sociali Maria Sandra Telesca si dice «turbata» da questa vicenda: «La misura veniva erogata dai servizi sociali» .

«In quanto disoccupato otteneva quelli del fondo di solidarietà regionale legati al reddito basso», precisa il sindaco di Azzano Decimo Marco Putto.

Il deputato della Lega Massimo Fedriga se da un lato si augura che «chi amministra la Regione si scusi con i cittadini perché la responsabilità è di chi guida», dall’altro auspica un «chiarimento nazionale su come avvengono erogazioni e controlli sui beneficiari dei fondi pubblici», attraverso una sorta di censimento nazionale su «come si muovono le singole regioni».

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Ajhan Veapi frequentava il centro islamico di via San Rocco, a Udine e, assiduamente, quello di Pordenone, non solo il venerdì, ma anche per studiare il Corano; l’ultima volta, mercoledì sera, prima di partire, il giorno dopo, per Mestre, dove era stato bloccato.
A Vienna, infine, aveva partecipato a vari incontri di preghiera, venendo a contatto con frange wahabite e imam che predicavano la jihad.

Sarebbe semplice evitare questi ‘turbamenti’: evitare di dare i benefit ai non italiani. Si può fare, ma non vogliono farlo.

Al di là del terrorista, è ridicolo pagare immigrati che ci dicono venire in Italia a lavorare, perché sono disoccupati: se non hanno lavoro, non devono rimanere e nemmeno entrare in Italia.